Era da tempo che non mi sbucciavo le ginocchia

Era da tempo che non mi sbucciavo le ginocchia

a cura di Cerbiatto Lunatico 

L’idea di una nuova esperienza emoziona chiunque, in modo diverso da persona a persona, ma a chiunque capita di sentire quel brivido prima di partire e al contempo pensare “chissà come andrà”.
Bene, a noi questo brivido è rimasto per tutto il tempo, l’entusiasmo e la voglia di osare e metterci in gioco, sono stati i protagonisti di queste giornate.
La strada verso Roma non l’abbiamo fatta da soli, abbiamo incontrato dei fratelli durante il nostro percorso, vista la grande intesa, perché non viaggiare insieme e condividere momenti?
Quale idea non fu ottima più di questa, 9 raider, musica, confronto, risate, aspettative e segreti rimasti in un furgone nero, che ci ha portati alla prima destinazione, la sezione di Roma 4, che ci ha accolti con un gesto semplice ma bellissimo, un semplice bigliettino “Benvenuti fratelli”.
Questo è il bello dell’esperienza, rendersi conto del forte legame tra tutti e della fratellanza.
Il giorno dopo, dopo essere stati accolti dal nostro splendido centrale alla formazione, con cui tra scherzi e risate, abbiamo fatto colazione.
Successivamente, le strade di Roma erano intrise di nostre risate, fotografie, corse per non perdere pullman, e tanto altro.
Una volta iniziata invece l’attività nazionale, ed esserci ricongiunti con altri nostri fratelli, ed aver presentato i nostri Raid, abbiamo avuto la possibilità di tornare indietro, o meglio, di “stare dall’altra parte”, ogni tanto serve, sentirsi carichi di energia e pronti a mettersi in gioco. Abbiamo perso la voce, ci siamo sbucciati le ginocchia, abbiamo giocato, proprio come i nostri ragazzi, siamo grandi si, ma in quei momenti ogni preoccupazione della vita è scomparsa, e ci siamo sentiti liberi, di urlare, di correre e di ridere.


Le stesse emozioni durante il magico fuoco della sera, e per quanti fuochi abbiamo visto durante la nostra vita scaut, mi stupisce come ci si meraviglia della bellezza di quei colori caldi ogni volta come fosse la prima.
Convivialità, condivisione, novità, certezze, e tanti altri sarebbero i termini per descrivere questi giorni.
Abbiamo espresso le nostre idee, abbiamo lavorato, raider, che lavorano con raider, per confrontarsi e con il fine di organizzare qualcosa di grande per i prossimi anni, qualcosa di meraviglioso.
I saluti sono sempre la parte più triste ma anche più bella, si ha la consapevolezza di star tornando alla vita normale, monotona o no, ma si ha il cuore pieno di gioia e di esperienze, e nuove amicizie.
Raider che sanno contare su altri raider, e che osano insieme, questo è lo spirito, e come qualcuno ha già detto “Auguro a tutti noi di fare sempre la differenza, di essere sempre lucidi e presenti a noi stessi, a tal punto da avere sempre la capacità di soffermarci e di apprezzarci con gratitudine e dovere di essere felici.”