Il Raider è libero dalla Paura
Il Raid Satyria in data 01-02 ottobre 2016, ha effettuato un pernotto di Raid presso la Base Scout “Rosa dei Venti” di Chiatona – Massafra (TA). In tale occasione il Raid, insieme ad Andrea Cavallo e a Francesco Vallallo (scolta e rover in procinto di passare nella 4° branca) ha organizzato in forma d’Impresa la consueta attività ludica che coinvolge tutti gli iscritti e i loro genitori.
La sera del sabato, subito dopo cena, è stato il momento ideale per introdurre i futuri raider alla veglia sui valori enunciati dalla Legge Raider che è uno dei capisaldi della metodologia di branca. La Veglia Raider è un potente mezzo che permette di conseguire l’obiettivo della formazione del carattere dei Raider. Un momento comunitario di riflessione aperto al più sincero confronto sui valori e sugli ideali proposti della Legge Raider, che è legge di libertà. Aiuta a costruire e sviluppare le capacità di auto analisi e d’introspezione della propria spiritualità.
Quando un Raider ritiene di aver fatto propri gli ideali di libertà proposti dalla Legge Raider può chiedere di dare l’Impegno Raider, che consiste in una cerimonia formale e la pronuncia di una formula con l’apposizione finale della propria firma. E’ questo un momento d’importante crescita del Raider, ma non è un punto di arrivo, bensì un punto di partenza dal quale si cercherà di aderire il più possibile ai valori della legge, comprendendo quanto essa sia difficile e utopica da realizzare al 100%…ma quanto sia fondamentale allo stesso tempo cercare di tendere sempre verso tali ideali e fare spesso degli esami di coscienza interiore sul proprio comportamento rapportandolo alla Legge Raider.
L’occasione è risultata propizia per formalizzare l’adesione alla Legge da parte del Raider Christian Cavallo che ha prestato il suo Impegno Raider. Tutto il Raid Satyria ha celebrato con gioia tale evento e augura a Christian di continuare il suo cammino nella Branca Raider nel solco del grande spirito di servizio fino ad ora dimostrato.

Di seguito riportiamo l’introduzione alla veglia del Capo Raid Siriana Carovigno.
La stagione dell’audacia
Vola alto solo chi Osa farlo!…così il gatto Zorba nel celebre romanzo di Sepulveda “ Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, spronava la piccola Fortunata a spiegare le ali e a spiccare il volo dal campanile della chiesa, lasciando andare la zavorra ingombrante che la bloccava : LA PAURA.
Per quanto mi fossi ripromessa di non parlare di Legge Raider a questa ultima veglia del nostro vecchio anno scaut e prima del nuovo, eccoci nuovamente ricaduti in un’altra prigionia. Gli ultimi mesi sono stati concentrati attorno alle scelte per il futuro di molti di voi, in realtà ora che ci penso meglio, l’intero anno scaut passato mi ha vista costantemente coinvolta nelle vostre vite per quel che riguarda le tante scelte importanti che vi toccava affrontare.
Ho scelto così di esortarvi nuovamente, lasciandovi degli spunti di riflessione su un punto della legge raider che io ritengo essere cruciale nel vostro percorso verso la libertà: il raider è libero dalla paura.
Spesso siete troppo paralizzati dall’incertezza e dallo sgomento del vuoto che vi si apre davanti, da non riuscire ad assumervi le responsabilità di scelte di vita impegnative e controcorrente. Certo , l’esitazione che spesso caratterizza questi “snodi” cruciali nel percorso del diventare adulti è, per molti aspetti, imputabile alla difficoltà nell’individuare prospettive concrete di realizzazione delle prorpie aspirazioni, alla precarietà di una società sempre più “liquida” che non offre alcuna garanzia.
Ma, molto spesso l’indecisione e la riluttanza a “mettersi in gioco” sembrano scritte nel vostro DNA, così fate della prudenza la vostra regola di vita e preferite navigare sotto costa , in acque sicure, piuttosto che prendere il largo , avventurandovi verso gli orizzonti incerti delle novità.
E’ vero che la prudenza è una virtù, che consolidando nel tempo aiuta ad essere riflessivi, ponderati e moderati, ma vi dico che il salto verso l’età adulta necessità di una certa dose di audacia. Procedere con il pedale del freno costantemente abbassato finisce col logorare l’automobile, quindi a volte per dare una svolta alla propria vita occore dare un colpo di acceleratore, e avventurarsi per sentieri inesplorati.
Non si tratta di essere incoscienti, ma di acquisire la consapevolezza che non sempre la strada più battuta è quella che conduce più lontano. Essere audaci significa scommettere sul futuro, non accontentarsi di compromessi mediocri né con la propria coscienza né con la società. Essere audaci significa rimboccarsi le maniche e lavorare giorno dopo giorno per dare cittadinanza ai propri “SOGNI”.
Essere audaci significa maturare la capacità di accogliere la speranza e farsi spingere dal vento dell’utopia; significa intraprendere un percorso in salita che sarà tortuoso ed impegnativo, ma ricco di una migliore qualità della vita.
Imparare a volare richiede coraggio, ma anche tanto allenamento e perseveranza, per questo è importante educarsi ad essere combattivi. Non basta trovare il coraggio di buttarsi in volo quindi, superando le vertigini del vuoto; occorre costruire trampolini di lancio e dotarsi di ali robuste che resistano alle raffiche di vento e sostengano la fatica del volo.
In definitiva si tratta di trovare il giusto equilibrio tra la temerarietà dell’esploratore , la resistenza di un rover e la pianificazione di un raider .
Solo per questa via ci si può incamminare verso scelte di vita autentiche che non tradiscano mai la nostra identità, le nostre attese…..i nostri valori.
Vorrei concludere con un pezzo tratto da una canzone di RON “ Cambio di stagione”:
“….se avrai calma e lucidità, non subirai il fascino di comode scelte, se avrai buon senso e volontà, trascurerai l’abitudine. Promettimi che eviterai mediocri vie di mezzo, accomodanti che non soddisfano, concilianti e che non ti appartengono.
La fortuna abbraccia gli audaci e non è pura coincidenza.
Se avrai calma e lucidità non subirai il fascino di comode scelte , se avrai buon senso e volontà trascurerai l’abitudine per metterti in GIOCO!”
Canguro Ostinato
La trattazione di questo articolo della Legge Raider, ovviamente si lega molto al motto della Branca Raider, inoltre, per liberarsi dalla Paura, è anche fondamentale non farsi dominare da una visione pessimistica della vita che contribuisce a bloccare le nostre scelte e decisioni, impedendoci di crescere, virando su obiettivi più modesti. In tal senso è emerso durante la Veglia Raider che l’articolo il Raider è libero dal Pessimismo è fortemente legato a quello della paura, di seguito mostriamo uno spunto di riflessione in tema del pessimismo.

Definizione di Paura: la paura è un’emozione dominata dall’istinto (cioè dall’impulso) che ha come obiettivo la sopravvivenza del soggetto ad una suffragata situazione di pericolo; irrompe ogni qualvolta si presenti un possibile cimento per la propria incolumità, Anche se da un punto di vista evolutivo la paura è così importante non è un sentimento piacevole, e si può spesso scontrare con la sfera morale: è quella parte del sentimento adrenalinico che impone la fuga e la propria salvezza sopra ad ogni altra considerazione ulteriore. La paura è un meccanismo ancestrale in grado di comprimere con un singolo ordine tutto il resto di una persona, annichilendone le parti migliori. È in questo quadro che acquista un’importanza capitale il coraggio. La paura può essere descritta con termini differenti a seconda del suo grado di intensità: timore, ansia, paura, panico e terrore. La paura talvolta causa di alcuni fenomeni di modifica comportamentale permanenti, identificati come sindromi ansiose e fobie: ciò accade quando la paura non è più scatenata dalla percezione di un reale pericolo, bensì dal timore che si possano verificare situazioni, apparentemente normalissime, ma che sono vissute dal soggetto con profondo disagio. In questo senso, la paura perde la sua funzione primaria, legata alla naturale conservazione della specie, e diventa invece l’espressione di uno stato mentale.
Definizione di Pessimismo: tendenza a cogliere e a sottolineare gli aspetti negativi e sfavorevoli della vita e della realtà. Atteggiamento di sfiducia, di previsione negativa riguardo a qualcosa o qualcuno che spesso impedisce di agire in maniera lucida per migliorare le cose. In filosofia ogni posizione che insista sulla prevalenza del male sul bene, ove il mantenimento della vita è reso possibile solo da un continuo ed incessante soddisfacimento di bisogni, cosicché la volontà di vita si rivela come una insopprimibile, generale tendenza alla soddisfazione di bisogni, dove il raggiungimento della felicità è solo l’assenza di dolore. Realismo o pragmatismo è invece l’atteggiamento di chi si attiene ai fatti e valuta le situazioni nella loro concretezza.