La Legge Raider, il faro che guida le navi e i suoi equipaggi in acque sicure

La Legge Raider, il faro che guida le navi e i suoi equipaggi in acque sicure

01  febbraio 2019 – Nel frenetico andirivieni delle attività, quando si è portati dal vortice degli eventi e dalle proprie responsabilità ad andare sempre avanti col rullo compressore, corriamo spesso l’umano rischio di commettere errori. Non avendo poi abbastanza tempo e calma per metabolizzarli nel modo giusto, finiamo per sbagliare i nostri atteggiamenti, perdendo la fiducia nel prossimo e di fatto chiudendoci nel nostro egoismo.

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E’ in quei momenti che ci dobbiamo fermare, riavvolgere il nastro e contestualizzare il nostro operato di educatori scaut e lo scautismo Assoraider ha da sempre il suo faro nei valori espressi nella Legge Raider.

Come un faro posto a sentinella su un’alta prominenza rocciosa che si protende in mare aperto, la Legge Raider guida le navi e i suoi equipaggi in acque sicure. Pioggia o nebbia, tempesta o foschia, la luce è sempre la e non vacilla mai. Ci mette al riparo dal naufragio dei nostri ideali, rafforza i nostri propositi e cementa ulteriormente i nostri legami, ci libera da ogni schiavitù.

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Proprio per questo, a distanza di 3 anni, Siriana ha voluto riproporre venerdì 1 febbraio 2019 presso i locali della sede la stessa veglia fatta nel 2016 a Chiatona in un Pernotto del Raid Satyria: “La Legge Raider è lo stile degli uomini liberi”.

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E’ stata inoltre l’occasione per accogliere tre nuovi Impegni Raider, quello di Ilenia Cicorella, di Andrea Giordana Cavallo e di Serena Alfarano. Tutti i capi presenti hanno celebrato con gioia tale evento e augurano a tutti  loro di continuare il loro cammino in associazione nel solco del grande spirito di servizio dimostrato sino ad ora.

Inoltre, sempre a margine di tale veglia, Bagheera Elena Diciolla e Gaetano Ceci, dopo aver mostrato il loro grande entusiasmo e spirito di servizio in sezione e nelle unità giovanili, hanno prestato la loro Promessa Scaut.

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Di seguito riproponiamo l’introduzione alla veglia di Siriana Carovigno che ha aperto la Veglia Raider:

Come scrisse Aldo Marzot…”Amici, questo è un momento magico, qui ci si apre senza maschera, senza infingimenti, senza convezionalismi. Noi in questo momento siamo quello che siamo, in umiltà ed orgoglio. Quella umiltà che temiamo di assumere fuori per paura di essere disprezzati, quell’orgoglio che abbiamo dentro di noi e che temiamo di vantare fuori per paura di essere derisi. Qui deve cadere il muro di separazione tra il nostro IO intimo e il mondo esterno. Qui dobbiamo sapere di poter dire tutto ciò che pensiamo senza timore di ricevere contraccolpi. Questo è un PRIVILEGIO DI ALTISSIMO VALORE per tutti noi. Questo valore sta nel poter ciascuno di noi, ricevere quelle parole, quell’affetto o quel rimprovero o anche solo quelle considerazioni che può avere un riflesso (sicuramente positivo) nella nostra vita. Tutto ciò è dovuto allo spirito di fratellanza, amicizia e amore che lo scautismo afferma”…e come credo io ANCORA DI PIU’ NELLO STILE DI VITA CHE OGNUNO DI NOI SI E’ SCELTO LIBERAMENTE O CHE STA CERCANDO DI COSTRUIRSI.

Qualche tempo fa, in conclusione di un sabato sera, sorseggiando del buon whisky assieme ad amici, uno di questi, sostenitore degli ideali comunisti, costantemente impegnato in letture ideologiche partitiche e convinto sostenitore di questo ideale credendolo la risoluzione di tutti i problemi della società, mi chiedeva: “Siriana, ma perché questi scout?” Probabilmente non vedevo l’ora che qualcuno me lo chiedesse, perché ne è scaturita una discussione durata oltre due ore. Gli ho detto che credo ad un altra vita oltre questa, ma che non essendone sicura, cerco di vivere pienamente questa; gli ho detto che non è solo un diritto, ma un dovere per ognuno di noi dare braccia alle idee; gli ho detto che, a prescindere dagli ideali in cui si crede, non basta solo nutrire la mente e lo spirito, ma occorre formare le menti dei più giovani, altrimenti il sapere resta solo patrimonio di pochi.

Dopo quella serata mi sono ritrovata a riflettere molto sul nutrimento dello spirito, sulla conoscenza e soprattutto sulle parole di Aldo riguardo il PRIVILEGIO DELLA CONDIVISIONE E SULLA SCELTA LIBERA DI UNO STILE DI VITA.

A tal proposito vorrei parlare un poco di questa Impresa Raider in corso e sul fatto che probabilmente alcuni di voi si siano chiesti come mai alcune scelte dei Capi Pro fossero cadute su alcuni di voi già oberati di lavoro che piuttosto su altri. Si impone una necessaria spiegazione. Vedete, un’impresa a partire dalla scelta non serve solo a far si che ognuno di noi acquisisca competenze tecniche e gestionali; serve affinché ognuno di noi trovi lo SPIRITO giusto con cui affrontare le imprese.

Un Raider perfetto non è colui o colei in grado di gestire ogni impresa, che ha tutte le competenze tecniche Scaut. Sarebbe solo un “praticologo” eccezionale e sicuramente un gran leader. Un Raider è colui che ha colonna portante in tutto ciò che fa, la Legge Raider. Ed è per questo che quando parliamo di Raiderismo dico che non conta la fastosità dell’attività che un Raid sceglie di realizzare, bensì il metodo che utilizza e ancor di più lo stile che adotta per ogni impresa, stile che inevitabilmente si riporta nella vita normale.

Lo stile non è un vestito che s’indossa e che da un’apparenza diversa a secondo dell’occasione. Lo stile di vita per noi è la naturale espressione esterna del modo interiore di pensare, di agire, di decidere in risposta alle comunicazioni e agli stimoli che ci provengono dal mondo circostante. Lo stile Raider è lo stile dell’uomo libero…libero dai formalismi, dai convenzionalismi, dai pregiudizi…in poche parole libero da se stesso. Perché libero da se stesso? Perché noi siamo un concentrato di sentimenti che ci incatenano continuamente. Dunque dobbiamo impegnarci a far nostra la regola di vita che è la Legge Scaut del Raider, ed allora avremo tracciato il profilo dello stile che scaturisce dall’aver conquistato le dieci libertà fuse nella libertà da se stessi.

Legge Scaut e Legge Raider sono interconnesse tra loro, così chi vuole essere Libero dall’Inganno, non potrà che assumere uno stile di vita improntato sulla lealtà, con tutti e per tutti senza mezze misure e senza alcuna convenienza.

Chi vuol essere Libero dall’Egoismo e dall’Odio deve improntare la sua vita sulla generosità e l’amore, ponendo davanti ai propri bisogni quelli degli altri.

Chi vuol essere Libero dalla Paura, ha nel suo stile il coraggio, il coraggio di dire la verità anche quando può nuocere, il coraggio di ricominciare dopo una sconfitta, il coraggio di difendere i più deboli, di giocare con i bambini sembrando un idiota agli occhi del mondo.

Chi vuol essere Libero dal Materialismo dovrà attribuire ad ogni suo atto materiale un significato più semplice, sapendo che ogni oggetto è una semplice cosa e che ogni nostra conquista è solo nulla rispetto alla grandezza del creato.

Chi vuol essere Libero dall’Orgoglio avrà uno stile di vita deciso ma consapevole di dover marcare i propri limiti senza dimenticare che umiltà non è umiliazione.

Chi vuol essere Libero dalla Crudeltà dovrà rispettare la vita in tutte le sue forme, ricordando che la vita non è tutta qui e che noi siamo una piccola e povera parte del tutto.

Chi vuol essere Libero dal Pessimismo dovrà avere fiducia in se stesso e nell’umanità accogliendo con letizia ogni avversità.

Chi vuol essere Libero dalla Schiavitù dei Sensi, dovrà essere padrone di se stesso e conoscere i propri limiti senza mai perdere la lucidità di saper scegliere e di saper dire NO.

A questo punto vi dico che l’Impegno Raider non è un punto di arrivo, è una sveglia che ci ricorda la rotta da seguire, è il grillo parlante che ci “rompe le scatole”, è lo specchio con il quale fare i conti quando siamo soli. L’Impegno Raider è il punto da cui partire.