L’OTTIMISMO È IL CORAGGIO CHE CONDUCE AL SUCCESSO
a cura dello Scaut Filippo Pavone VCP Falchi
Buona Caccia dalla PTG Falchi!
Siamo qui per parlarvi della nostra uscita di pattuglia, svolta il 10 marzo presso la Masseria Capocanale di Statte. Tutto inizia qualche settimana fa quando, tutti insieme abbiamo deciso cosa voler fare in questa occasione. In base alle attività, poi, ognuno ha preso i suoi incarichi e raccolto i materiali necessari. Ma torniamo a noi. Intorno alle sette ci siamo tutti ritrovati alla stazione centrale del Porto Mercantile. Biglietti in mano e… si parte! Dopo un breve tratto in autobus, siamo arrivati alla nostra fermata dalla quale, dopo, avremmo camminato fino ad arrivare alla Masseria. Nel cammino non sono mancati i canti tipici di queste occasioni e neanche ci rendevamo conto di essere già arrivati.
Sono partite immediatamente le attività con una sorprendente esplorazione di uno iazzo, composta da vecchie strutture in pietra inserite nella natura. Un luogo pittoresco, tanto da non resistere a farci qualche foto.
Sono iniziati poi le varie gare, quali una gara di scalpo e un gioco tecnico entusiasmante divisa in tre sfide: nodi, segnalazione e rosa dei venti. Dopo c’è stata un’intensa partita di palla avvelenata nella quale uno era più bravo dell’altro, a tal punto da dover fare uno spareggio. L’accensione di un fuoco, avvenuta in seguito, è stata senz’altro l’attività più amata. Abbiamo anche spiegato ai nostri pattugliotti la tecnica giusta per accenderlo e tutti si sono eccitati nel vedere la fiamma che si stava facendo sempre più grande.
È per questo che voglio citare una frase di Baden-Powell: “Niente vale l’odore di quel fuoco”. L’ultima attività prima del tanto atteso pranzo è stata quella di un avvincente nascondino all’interno dello iazzo che noi chiamavamo Labirinto. La parte più esilarante è sicuramente stata quella di doverci nascondere nei posti più impensabili e di dover attraversare ogni volta un ponte di tubi, come dicevamo noi.
E dopo quest’ultimo gioco movimentato arriva il momento di mangiare tutti insieme. Nel frattempo il nostro capopattuglia stava preparando il campo del successivo gioco: Palla ai fortini. Davvero un bel gioco, specialmente quella di dover rincorrere la palla in giro per il campo.
Dopo di ciò arriva uno dei momenti più importanti per noi scout, quello di rafforzare il nostro spirito, per essere più uniti. Abbiamo parlato dell’importanza di essere scout e di cosa sia davvero lo spirito di pattuglia. Tutti si sono sentiti in dovere di esporre i loro pensieri. Baden-Powell diceva sempre: “L’ottimismo è il coraggio che conduce al successo” e allora per movimentare un po’ questa chiacchierata è stata quella di iniziare a progettare un nostro inno di pattuglia che poi canteremo al reparto in un’altra riunione per sentirci davvero una pattuglia. La base creata è piaciuta molto, anche se abbiamo qualche difficoltà a trovare le parole giuste ma, con la collaborazione di tutti, siamo riusciti a scrivere almeno qualche strofa.
Arriva poi il momento di un gioco di precisione davvero particolare. Un tiro al bersaglio con i fucili a molla e tra l’altro il bersaglio non era che la borraccia del sottoscritto.
Ultima importante attività è stata quella di topografia, a volte odiata da noi, ma non in quel giorno. Bisognava fare uno schizzo fotografico del panorama.
Traduco: attraverso un arnese denominato visore, dovevamo riportare con un disegno il paesaggio su un foglio. L’attività ha richiesto tempo ma alla fine il risultato ha soddisfatto tutti.
Dopo qualche ultimo scatto era ormai arrivato il momento di mettere i materiali al loro posto, prendere gli zaini e partire, canticchiando il nostro inno.
“Cantando contro il tramonto,
del cammino audace
terrò perennemente conto.
Osservando che il vento tace,
ammaliato dalle note
ci lascerà cantare in pace.’’