L’ottimismo è una forma coraggio che da fiducia e conduce al successo

L’ottimismo è una forma coraggio che da fiducia e conduce al successo

a cura della Scolta Alessandra Donatiello

“L’ottimismo è una forma di coraggio che dà fiducia agli altri e conduce al successo”: così disse una volta Baden Powell e così si può sintetizzare l’uscita della Compagnia Nephilim della Sezione di Taranto 2 nella giornata di domenica 31 gennaio 2021, una giornata piena di risate…e di acqua.

In seguito ad un grande lavoro ed un’accurata organizzazione dei dettagli, l’uscita è stata finalizzata anche alla realizzazione di una Caccia al Tesoro per la Compagnia Tahitoa, con cui siamo stati in costante contatto tra una tappa e l’altra e che si è eccezionalmente impegnata e divertita nel superamento delle varie prove da noi proposte e ideate.

Una volta radunati tutti alle 8:30 nei pressi del ristorante “Al Faro”, si è dato inizio al cammino e agli ostacoli che quella giornata ci avrebbe riservato. Si, perché non era solo il tempo a metterci alla prova bensì anche il nostro Capo compagnia che, attraverso indovinelli, rompicapi e piccole “missioni” ci spingeva a scoprire le tappe successive del percorso.

Prima tappa è stato un piccolo ponte in legno sul fiume Gargano sul quale, circondati da un’atmosfera quasi solenne accompagnata da una leggera pioggia che aiutava a rendere la situazione maggiormente suggestiva, le Scolte Alessandra Donatiello e Martina Buzzacchino hanno pronunciato la loro promessa, divenendo ufficialmente anche loro parte integrante della grande famiglia Scaut.

Compagna di viaggio costante è stata senza dubbio la pioggia, che ci ha portati a doverci riparare più e più volte; tuttavia nessuno si è dato per vinto e, tra un poncho ed una risata siamo giunti presso una chiesetta ormai in disuso, anch’essa estremamente suggestiva, dove il nostro vice capo Elisa Negro ha firmato la Carta di Compagnia.

Da lì siamo poi entrati in una masseria abbandonata nella quale abbiamo avuto la possibilità di asciugarci e, per alcuni, cambiarsi completamente i vestiti fradici. È stato un momento di grande divertimento, tra le risate per il vedersi l’un l’altro in condizioni pietose a causa del tempo e le chiacchiere durante il pranzo alle ore 13:00.

Un altro caposaldo di quest’avventura è stata sicuramente la doppia dose di caffè che ci è voluta prima di ripartire; e così di nuovo zaino in spalla e via per la strada, ma stavolta con il Sole.

Diretti verso la ferrovia abbandonata, abbiamo dato inizio a cori e canzoni che ci hanno alleggerito il cammino e le gambe. A darci filo da torcere è stata proprio la ferrovia, con i suoi alti rovi e gli alberi caduti, che purtroppo ci hanno costretti a proseguire sulla strada asfaltata.

“Per natura il ragazzo possiede il senso del comico e sarà sempre in grado di apprezzare una battuta spiritosa e di vedere il lato buffo delle cose” e decisamente ce ne sono stati di momenti comici durante questa strada!

Alle ore 17:00, ormai stremati e con qualcuno che zoppicava abbiamo portato a termine il nostro percorso, seppure molto a malincuore, godendoci un magnifico tramonto affacciati sul Mar Piccolo dinnanzi al quale abbiamo eseguito il nostro grido e ci siamo salutati con il sorriso stanco ma estremamente grato per i nuovi momenti accumulati che ci porteremo dietro d’ora in avanti.