Quei pernotti che lasciano il segno
Conoscendosi, si aggiunge un pezzo al puzzle
a cura della Scaut Giulia Dellisanti (VCP Giaguaro)
Sabato 9 marzo e domenica 10 marzo (2019 ndr), l’Alta Pattuglia Fenice del Reparto Hogwarts Sez. Taranto 2 e l’Alta Pattuglia della Sez. di Statte si sono incontrate alle ore 15.30 presso la base scaut “Rosa dei Venti” di Chiatona – Massafra (TA) per svolgere un pernotto in cui l’attività principale è stata la topografia.
Una volta arrivati tutti e dopo aver sistemato il materiale abbiamo svolto il cerimoniale dell’Alza Bandiera, successivamente come prima attività abbiamo giocato a palla scaut, in questo modo abbiamo avuto la possibilità di avere dei primi approcci con gli altri compagni perché siamo stati smistati e divisi in quattro squadre: ci siamo divertiti tantissimo, anche perché giocare con ragazzi che ancora non conoscevamo ci ha aiutato a legare di più.
Dopo aver scaricato tutta l’adrenalina ci siamo riposati ascoltando una fantastica spiegazione teorica di topografia tenuta dal Capo Reparto di Taranto 2 Andrea Cavallo e dal Capo Reparto di Statte Giuseppe Dragone, non è stata la solita spiegazione, anzi è stata leggera e semplice perché intervallata da piccoli esperimenti che hanno reso tutto meno noioso (MANUALE TOPOGRAFIA TARANTO 2).
Esperimento 1: il magnetismo della terra: esperimento con dei magneti sui quali erano indicati il polo positivo e negativo, poli opposti si attraggono, poli uguali si respingono, questo esperimento ha introdotto il funzionamento della bussola.
Esperimento 2: costruzione di una bussola con acqua e un ago magnetizzato disposto su un disco di polistirolo, confronto con una bussola vera.
Al termine di questa attività era ormai arrivata l’ora di cena e tutti con il gustoso bottino ci siamo recati in mensa e come di consueto dopo aver fatto l’urlo del buon appetito abbiamo cominciato a consumare la nostra cena. E’ stato proprio durante la cena che abbiamo avuto la possibilità di conoscerci ancora meglio, abbiamo stretto subito amicizia, sin dai primi momenti abbiamo riso e scherzato.
Dopo aver lavato i tavoli e le pentole abbiamo fatto due bellissime attività, due giochi notturni, il primo si chiamava “Virus” che consiste nell’infettare più persone possibili, ovviamente c’era un ragazzo/a che recitava il ruolo del virus scelto in segreto dai capi che aveva il compito d’infettare più persone possibili attraverso il tocco. Se tutte le persone venivano infettate vinceva il virus, se invece un giocatore prima di essere infettato trovava l’antidoto (altro giocatore scelto in segreto dai capi che aveva il compito di nascondersi).
Dopo due manches da 20 minuti siamo passati al secondo gioco notturno. Per quest’ultimo ci hanno diviso in due squadre, una di attaccanti e una di difensori; i difensori erano da una parte della staccionata e gli attaccanti dall’altra, nel lato dei difensori c’era una zona franca delimitata dal nastro bianco e rosso in cui dovevano cercare di entrare gli attaccanti per svolgere le missioni che gli erano state assegnate. Prima di entrare nella zona franca però dovevamo raccogliere il materiale necessario alla missione facendo attenzione a non farsi toccare dai difensori pena l’eliminazione dal gioco.
Anche di questo gioco abbiamo fatto due manches per dare a tutti i giocatori la possibilità di ricoprire entrambi i ruoli di attaccante e difensore. Durante questi giochi ci siamo scatenati, quindi abbiamo avuto un po di tempo per riposarci e abbiamo colto l’occasione per fare un po di baldoria cantando e facendoci un sacco di foto.
A mio avviso una bellissima attività è stata quella della Veglia; durante questa ci è stato letto un branco che intitolava Il mago e il pentolone salterino, una fiaba tratta dal libro “Le fiabe di Beda il Bardo” di J.K. Rowling (collegato all’ambientazione del Reparto ndr) che ci ha fatto riflettere molto: la morale della storia era prestare servizio al prossimo senza avere un secondo fine. Proprio durante attività come queste si conoscono davvero le persone, la loro personalità, il loro pensiero, il loro modo di fare, dove ci si guarda negli occhi tutti attorno ad una lanterna dalla luce fioca.

Subito dopo la veglia ci siamo messi il pigiama e dopo una lunga chiacchierata abbiamo finalmente dormito.
Il risveglio è stato un po turbolento, ma ci siamo alzati subito e siamo corsi fuori a fare la ginnastica che appena alzati è risultata al quanto traumatica.
Dopo aver fatto colazione, esserci lavati e aver chiuso gli zaini abbiamo svolto un’attività che si collegava alla spiegazione del giorno precedente un “Cross Orienteering”.

Anche per questa attività siamo stati divisi in gruppi da tre, ogni gruppo aveva 7 lanterne che doveva posizionare in punti a propria scelta misurando l’azimut e i passi tra una lanterna e l’altra. Successivamente ci siamo scambiati di percorso e ogni gruppo ha svolto il percorso preparato da un altro gruppo recuperando tutte le lanterne.
Dopo la conclusione di questa fantastica attività abbiamo creato un nuovo percorso tutti insieme compresi i capi per alcuni chiarimenti sull’azimut. Successivamente abbiamo pranzato, pulito la camerata, i bagni e la mensa.
Terminate le attività tecniche abbiamo giocato a Bandierina all’assemblaggio dove ci siamo divertiti moltissimo ma purtroppo dopo esserci sfrenati ha regnato un po su tutti la tristezza perché era arrivato ormai il tempo di fare la verifica e abbiamo capito realmente che l’uscita era finita e ci saremmo dovuti salutare. I capi ci hanno anche consegnato dei block notes sui cui scrivere i nostri pensieri della giornata.
Dopo l’ammaina abbiamo preso gli zaini e ci siamo portati con essi dei bellissimi ricordi: sicuramente un’esperienza da rifare!