Sulle orme dei Trapper, col cuore dei Cavallieri
a cura di Patrizia Morea (CP Cobra)
Il 18 e il 19 novembre, l’Alta Pattuglia Fenice si è riunita presso la base scout Rosa dei Venti di Chiatona, Massafra (TA). Appena arrivati abbiamo sistemato gli zaini e abbiamo fatto un breve gioco di movimento chiamato Tic Tac Toe.
RACCOLTA DELLA LEGNA E COSTRUZIONE DELLA PIRAMIDE
Successivamente abbiamo raccolto la legna, il Capo Reparto ci ha mostrato come fare delle fascine di legna con il nodo bocca di lupo. Dopo di che abbiamo trasportato tutte le fascine intorno al cerchio del fuoco di bivacco. Abbiamo quindi spezzato i rami e li abbiamo suddivisi rispetto alle loro dimensioni: esca piccola, legna intermedia e legna grande. Infine abbiamo incominciato a costruire la struttura del fuoco a piramide.
COSTRUZIONE DI TORCE ED ESCHE INCERATE
Dopo di che siamo andati in mensa e Alessandro ci ha spiegato come costruire delle torce fatte di ovatta un pezzo di stoffa arrotolata e chiusa con del fil di ferro. Infine abbiamo sciolto delle candele sul fornello in un barattolo dei pelati e successivamente abbiamo immerso le torce nella cera sciolta e le abbiamo messe ad asciugare. Sempre con la ovatta nella cera sciolta abbiamo fatto delle palline di ovatta incerata che sono diventate delle ottime esche il fuoco.
ACCENSIONE DEL FUOCO
Nonostante la legna bagnata per i diversi giorni di pioggia, ci siamo diretti alla fossa del fuoco e abbiamo acceso il fuoco con le esche incerate e utilizzando le varie torce incerate precedentemente preparate. Siamo stati quindi un po attorno al fuoco e Michel ci ha raccontato un aneddoto di un suo Hike quando era ancora un esploratore, mentre Alessandro ci ha spiegato l’importanza di accendere un fuoco in hike, o per sopravvivenza.
IL FUOCO DI BIVACCO
Dopo cena, abbiamo preparato l’animazione del fuoco di bivacco, ci siamo divisi in due gruppi (Cobra-Leoni e Falchi-Giaguari) e ogni gruppo doveva preparare una scenetta, un bans, un canto e un gioco scenico a tema sul Circo. Successivamente abbiamo fatto il nostro fuoco di bivacco a lume di candela dentro il dormitorio perché fuori faceva freddo e umido. In apertura del fuoco, Alessandro ci ha insegnato una piccola tradizione, l’invocazione indiana del fuoco chiamata Kamaludu che è stata molto affascinante.
IL GIOCO NOTTURNO
Dopo il fuoco è venuto il momento dell’attesissimo gioco notturno: il Virus. In questo gioco, a turno, ognuno di noi doveva interpretare l’antidoto, un virus e i diversi giocatori normali. L’antidoto si doveva nascondere, mentre tutti i giocatori normali dovevano trovarlo prima che il virus li contagiasse al tocco.
LA VEGLIA
Al termine del gioco notturno, sempre nel dormitorio a lume di candela, Andrea ci ha letto delle storie molto belle la cui morale era legata a diversi articoli della Legge Scaut, e di volta in volta ognuno di noi ha detto quello che pensava sulla storia appena letta. La Legge Scaut deriva dall’antico codice cavalleresco e in tutte queste storie abbiamo cercato i vari articoli della legge coinvolti. Abbiamo commentato la storia di un generale scozzese tenuto prigioniero in un castello d’inglesi sotto assedio che volle mantenere la sua parola anche a costo della sua stessa vita, la storia di una Colomba che salva la vita ad una formica senza avere nulla in cambio, la storia di uno scontro aereo nei cieli della Libia durante la seconda guerra mondiale tra un italiano ed un inglese, dove l’italiano dopo aver abbattuto l’aereo inglese lancia a quest’ultimo una borraccia per sopravvivere nel deserto e infine la storia di un bambino che si commuove nel vedere migliaia di stelle marine agonizzanti sulla spiaggia e che inizia a salvarle una ad una coinvolgendo infine col suo esempio tantissime altre persone nel loro salvataggio. Al termine della veglia, tutti stanchi ci siamo infilati nei sacchi a pelo e ci siamo augurati una buonanotte stupenda.
ESERCIZI GINNICI DI BP
Il giorno appena svegliati abbiamo fatto insieme a Michel una ginnastica particolare, gli esercizi ginnici di BP e poi abbiamo fatto colazione e l’alza bandiera.
TECNICHE PER PROCURARSI L’ACQUA
Michael ha inizialmente spiegato gli effetti della disidratazione sul corpo umano e alcune tecniche per depurare l’acqua e renderla potabile (filtri e bollitura). Successivamente Alessandro ha mostrato delle tecniche di sopravvivenza per trovare l’acqua con l’ausilio di foglie verdi, un barattolo, una busta nera di plastica, il sole e delle pietre.
I TIPI DI LEGNA, I VARI TIPI DI FUOCO
Dopo abbiamo abbiamo conosciuto le varie essenze legnose in ordine di potere calorifico e con le loro varie caratteristiche, durezza, luce, odore etc, oltre a conoscere vari tipi di tecniche di fuoco, a capanna, del pastore, del boscaiolo, polinesiano etc.
TECNICHE ACCENSIONE DEL FUOCO SURVIVAL
Poi Alessandro ci ha spiegato tre tecniche di accensione del fuoco senza fiammiferi o accendini. Tutte le tecniche partono dal creare un nido di esca con fazzoletto di carta, ovatta, aghi di pino, trucioli di legno. La tecnica della lente d’ingrandimento richiede di mettersi al sole e concentrare il fascio di luce in un unico punto minuscolo attendendo che l’energia concentrata del sole faccia prendere fuoco alla nostra esca aiutandoci di tanto in tanto a soffiare sull’esca. La tecnica dell’acciarino invece è più semplice, basta sfregare una lama tagliente sull’acciarino e questo produce diverse scintille sull’esca fino a quando questa non prende fuoco. La tecnica della batteria da 9 volts e la lana metallica, di una facilità impressionante, la finissima lana metallica, essendo un buon conduttore, toccando i due poli della batteria la manda in corto e produce montagne di scintille da poter utilizzare per accendere la nostra esca.
CUCINA TRAPPER
Finalmente è arrivato il momento di preparare un pranzo. Abbiamo iniziato a preparare il cibo per cucinare delle ricette trapper: tramezzini trapper, pancetta al cartoccio, wustell e formaggio, bruschette e banana split. Una volta preparati gli alimenti e avvolti nella carta stagnola, siamo andati ad accendere il fuoco e stavolta abbiamo messo tanta legna grossa e abbiamo aspettato che questa diventasse brace per poter cucinare. Mettendo le cose a cucinare un po alla volta, mangiavamo appena qualcosa era pronto ed è stato tutto buono e saporito.
I trapper erano dei cacciatori ed esploratori che percorrevano le montagne del nord America, specialmente le Montagne Rocciose, nella seconda metà del XVIII secolo e nella prima del XIX. Il lemma, di lingua inglese, è riferito a coloro che svolgevano l’attività di caccia ad animali selvatici ponendo trappole (animal trapping) per catturarli. La principale attività di sostentamento dei trapper era la cattura di tassi, opossum o castori mediante trappole, per non rovinarne le pregiate pellicce, che vendevano al ritorno nelle città, durante il periodo invernale.
ROVERINO
Dopo pranzo abbiamo pulito tutta la struttura, ci siamo concessi una partita di roverino e successivamente abbiamo fatto la cerimonia dell’ammaina bandiera e siamo tornati tutti a casa. Come primo pernotto di alta pattuglia e stato molto bello e ringraziamo il nostro capo reparto Alessandro e i vice capi reparto Andrea e Michael.