Te wa ki te haere – Tempo di andare

Te wa ki te haere – Tempo di andare

a cura dello Scaut Andrea Marinò

Buona strada

Sabato 23 Gennaio la compagnia Tahitoa ha tenuto una veglia in sezione dove abbiamo ricevuto una spiacevole notizia, il capo compagnia della Tahitoa, Giovanni Moscati, avrebbe lasciato la compagnia.

La veglia è iniziata con la lettera di partenza di Giovanni e con le lacrime della compagnia che non poteva immaginare un simile avvenimento tragico quanto necessario.

Le motivazioni di tutto questo sono semplici, la famiglia. La vita e l’universo ci mettono davanti tante scelte molte delle quali prendiamo con distrazione o perché seguiamo il consiglio di qualcun altro ma quando si diventa adulti il processo di prendere una decisione diventa tutt’altro che banale. Noi vorremmo che la vita ci desse più tempo, ma se abbiamo questo limite un motivo ci sarà. Siamo fatti per compiere scelte importanti, per non dare nulla per scontato, per sapere cosa fare. Le scelte non sono sempre facili, ci sono scelte cui la vita dà un ultimatum, ed è lì che dobbiamo fare i conti con ciò che conta di più per noi, spesso sacrificando qualcosa che è ugualmente importante. Crescere un figlio, mantenere una famiglia, andare a lavoro. Non esiste un manuale universale che può darti indicazioni su come vivere e che scelte prendere, quello che possiamo fare è lasciare andare e non abbattersi se la vita in questi momenti è una carogna ma pensare che se la vita ci ha portati qui dove siamo un motivo c’è.

 

La veglia è continuata raccontando le nostre storie negli anni trascorsi con Giovanni e con la compagnia, le risate, i pianti, le fatiche, i giochi.

La compagnia Tahitoa è stata amareggiata quanto capace di comprendere la situazione e di vederla come la fine di un capitolo e come l’inizio di uno nuovo.

Giovanni ha passato il testimone a Gaetano come capo compagnia e Augusto è tornato nella compagnia Tahitoa come vice-capo compagnia.

Così il capo lasciò la Whare al suo successore e posò la pietra sulla montagna dell’isola come gli altri capi prima di lui”